
il 15 aprile si terrà la Maratona di Parigi alla quale io sono iscritto, pettorale 10088. Mi stavo preparando da 4 mesi, correndo circa 60 km a settimana, poi, l'infortunio al piede sinistro che da un mese mi costringe al riposo totale. La risonanza magnetica parla chiaro: se continuo a correre con questo tipo di infiammazione rischio di renderla un dolore cronico. Ho ripiegato con il ciclismo e la palestra ma non è assolutamente la stessa cosa. Fare 60 km in bicicletta significa stare in giro 2 ore circa e stancarsi meno rispetto agli allenamenti da running, mentre la palestra è uno sforzo anaerobico, quindi non mi aiuterebbe con il fiato. Così mi sono giocato l'obbiettivo ormai vicino delle 3h30m alla maratona di Parigi! A dire il vero probabilmente non potrò nemmeno partecipare alla maratona, ma perché fasciarsi la testa in anticipo? Da quando ho smesso di correre poi, in giro vedo solo gente che corre, in queste giornate di sole primaverile sento proprio il bisogno di vedere il paesaggio scorrere al mio fianco provando quella sensazione di fatica che mi fa sentire vivo. Mi manca la corsa.
Ora mi è rimasta solo una cosa, la SPERANZA. Lei non si può infortunare.
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