sabato 31 marzo 2012

Paris Marathon -15

Ho finalmente ripreso a correre ed il mio infortunio è quasi scomparso, un mese di "fermo totale" mi ha fatto bene, ora si ricomincia, e alla grande, dato che il 15 aprile correrò la Paris Marathon 2012. Quando ho visto il risultato della mia risonanza magnetica al piede sinistro avevo quasi deciso di rinunciare a Parigi, andare ad un evento con un così forte impatto emotivo senza poterci partecipare sarebbe stato molto frustrante. Ed ora eccomi qui, con la voglia di correre come se avessi appena scoperto questo gesto. Allontanarsi da qualcosa che si è certi di amare non fa altro che alimentare l'amore per quella cosa. Non importa se la mia preparazione di mesi per questo evento sia stata rovinata dall'infortunio, questa per me è una nuova sfida: due settimane di tempo per far ricordare al mio corpo che dovrà percorrere 42 km e 195 m. Non so se ce la farò, ma ci proverò! Solo il pensiero di provarci mi fa scorrere nelle vene un piacevole formicolio d'entusiasmo. Ieri Terramia mi ha spedito a casa la canottiera che indosserò alla maratona, c'è scritto "Italia", perciò voglio dedicare la mia ripresa dall'infortunio e la maratona che correrò al mio Paese, con l'augurio che si risollevi da questa crisi e ci regali un po' di tanta desiderata serenità, io non chiedo altro.

martedì 20 marzo 2012

una vita da Casting

Ogni giorno mi sveglio e mi metto alla prova. Ogni giorno devo dimostrare di saper fare il mio lavoro. Non importa quanto ho studiato recitazione, che scuole ho fatto o che insegnanti ho avuto, ai Casting sono Dino Lanaro, 32 anni, attore... posso anche omettere tutte le altre informazioni purché dimostri capacità e professionalità. Amo mettermi alla prova, ma ci sono dei giorni in cui l'emotività prevale e non riesco a dare quello che vorrei. Il mio scopo è sempre quello di fare "un bel provino" senza pensare alle conseguenze, perché in tal caso ne esco soddisfatto, soddisfatto di aver dimostrato il mio valore. Inoltre Crescendo e lavorando ho sempre più esperienza ma sempre meno tempo per raccontare cos'ho fatto, chi sono, da dove vengo, perciò tutto il mio trascorso artistico spesso si manifesta solo in poche "battute". Battute che contengono il mio CV artistico, l'energia e l'amore per il mio lavoro. Ci sono poi dei giorni dove il mio lavoro lo odio e allora queste emozioni non si manifestano. Sono tantissimi i fattori "interni" che influiscono nella buona riuscita di un provino. Poi ci sono fattori esterni: la capacità del Casting director di metterti a tuo agio, l'ambiente, il tipo di copione da interpretare... Insomma ogni volta è una scommessa! Io ho scelto questa vita e anche se dei giorni mi butta giù, non posso farne a meno. Ecco questa è l'unica certezza che ho, tutto il resto è "un provino"

giovedì 15 marzo 2012

Desidero la semplicità


Quando vedo l'ingenua felicità negli occhi di mia figlia capisco che tutta quella consapevolezza che ho acquisito evolvendomi a volte sarebbe meglio se la mettessi da parte per godere fino in fondo di alcuni momenti che la vita mi regala. I bambini hanno bisogno di veramente poco per essere felici, quel poco che noi adulti, presi dalla nostra vita, ci dimentichiamo quanto sia importante. Spesso rincorriamo i nostri sogni senza mai guardarci indietro, mentre solo se ci voltassimo e vedessimo ciò che abbiamo realizzato potremmo avere una marcia in più per inseguire i nostri obbiettivi. Inoltre ho notato che i desideri sono inesauribili, ovvero l'attimo in cui si appagano è lo stesso in cui ne nascono altri. Bisognerebbe quindi allenarsi a rendere piacevole il "desiderare" piuttosto che trovare la felicità solo una volta ottenuto ciò che si desiderava.  Io sono giunto alla conclusione che le cose più importanti siano quelle più semplici, come una chiacchierata con un amico, un film abbracciato alla persona che ami, un pranzo in famiglia, un giro in bicicletta con i nostri eredi... Come insegna A.De Mellow bisogna "vivere quella vita che ci passa accanto mentre siamo impegnati a fare altre cose". 

mercoledì 14 marzo 2012

non sempre le cose vanno come vorrei


il 15 aprile si terrà la Maratona di Parigi alla quale io sono iscritto, pettorale 10088. Mi stavo preparando da 4 mesi, correndo circa 60 km a settimana, poi, l'infortunio al piede sinistro che da un mese mi costringe al riposo totale. La risonanza magnetica parla chiaro: se continuo a correre con questo tipo di infiammazione rischio di renderla un dolore cronico. Ho ripiegato con il ciclismo e la palestra ma non è assolutamente la stessa cosa. Fare 60 km in bicicletta significa stare in giro 2 ore circa e stancarsi meno rispetto agli allenamenti da running, mentre la palestra è uno sforzo anaerobico, quindi non mi aiuterebbe con il fiato. Così mi sono giocato l'obbiettivo ormai vicino delle 3h30m alla maratona di Parigi! A dire il vero probabilmente non potrò nemmeno partecipare alla maratona, ma perché fasciarsi la testa in anticipo? Da quando ho smesso di correre poi, in giro vedo solo gente che corre, in queste giornate di sole primaverile sento proprio il bisogno di vedere il paesaggio scorrere al mio fianco provando quella sensazione di fatica che mi fa sentire vivo. Mi manca la corsa. 
Ora mi è rimasta solo una cosa, la SPERANZA. Lei non si può infortunare.


domenica 11 marzo 2012

risate per Nerd: Meme

Prima di decidere che una cosa non mi piace o non mi interessa, la voglio conoscere. E così è stato per i cosiddetti MEME, ovvero disegni abbozzati a mano di facce ridicole con espressioni estremamente eloquenti. Lo so il termine Meme su wikipedia esprime un concetto molto più complesso, ma la sfaccettatura che sto prendendo in considerazione con questo Post riguarda unicamente i disegni che vedete qui a fianco. Disegni volutamente brutti, schizzati velocemente, ma che raccontano situazioni reali che riguardano la vita di noi tutti. Allora avremo il Meme "Poker face" cioè inespressivo come la faccia che si dovrebbe avere in una partita di Poker, poi il Meme "I Lied" (quello con la faccia blu) capace di mentire come un'agente della CIA che deve mantenere una missione segreta ma che lo fa per le cose più stupide. Il meme "Fuuuuuuuu" dove "Fu"indica l'inizio della parola "Fuck" che non riesce a completare per il livello di incazzatura inverosimile provocato da situazioni normalissime. Il Meme "forever Alone" cioè lo "sfigato" moderno. Insomma ognuno ha una chiara connotazione caratteriale con un personale lato comico. Se ti affezioni a questi personaggi come capita in una sit-com dove non vuoi perderti un episodio, in questo caso diventerai dipendente dalle loro vignette. Se la cosa ti incuriosisce prova a "googlare" la parola Meme e se comincerai a ridere sempre di più dovrai ammettere a te stesso di essere un NERD!

venerdì 9 marzo 2012

Fermarsi e osservare


Oggi ho limonato col sole, e mi é piaciuto. Sono stato a Milano per lavoro e mi sono liberato prima del previsto così con la scusa di prendere un regalo ad un amica ho fatto un giro a piedi per il centro. Il clima mi ha messo subito di buon umore, così entravo e uscivo dai negozi chiacchierando con i commessi. Ognuno diverso, con un proprio stile, un proprio modo di fare. Ognuno particolare. Poi camminando sui marciapiedi milanesi si incrociano tantissimi individui, nessuno associabile all'aggettivo "comune". Molti con le cuffie passeggiano con la loro colonna sonora, io invece preferisco rimanere in ascolto per poter catturare frammenti di discorsi delle persone che mi passano vicino, a volte basta una frase, un certo tipo di giacca od occhiali perché raccontino stralci di sé. Mi piace immaginare. È un gioco che faccio anche quando sono in luoghi che mi costringono all'attesa, osservo le persone ed immagino la loro vita. Ogni tanto è bello fermarsi ed osservare. Diventiamo improvvisamente registi e ci facciamo il nostro film. Io lo faccio continuamente! Quando ci innamoriamo non facciamo lo stesso? Ci infatuiamo di una persona e la immaginiamo esattamente come la vorremmo. Visto che questa carta me la sono già giocata ora ho scelto di riversare questo mio bisogno di innamorarmi in altre cose belle che la vita mi dà continuamente. Mi innamoro di alcuni miei lavori, dei miei amici, del sole, di una strada fatta di corsa, di paesaggi, di un fiore, di un videogioco. Oggi ho passato un pomeriggio dove tecnicamente non ho combinato nulla, mi chiedo se questo sia un giorno "sprecato" oppure debba diventare una "ricorrente necessità. Io la risposta la so.

domenica 4 marzo 2012

"diventare grandi" o "crescere"?


Ammettiamolo, quante volte ci è capitato di ricordare con nostalgia un età passata? Conosco persone che vivono per ricordare ciò che sono state. Io penso che sia giusto ogni tanto ripercorrere il passato ma se il fine è di migliorare il presente altrimenti questo ricordo può essere visto come la negazione di un presente infelice. Crescere è anche scoprire quali sono le cose belle che ogni età ci offre. Anche se facciamo la stessa cosa a distanza di anni quella cosa pur essendo identica cambia, perché cambia la nostra percezione, la nostra consapevolezza. Insomma è impossibile annoiarsi nella vita.  E poi noi esseri umani possiamo trasformare lo spazio, modellare la materia, cambiare la percezione delle cose ma non possiamo assolutamente controllare il tempo. Lui scorre... inesorabile... anche in questo momento, nel quale avete scelto di dedicare del tempo a leggere questo post. Possiamo scegliere quindi se "diventare grandi" rimpiangendo il passato oppure "crescere" scoprendo ciò che di bello ogni età ci offre.  Io sono stufo di sentirmi in imbarazzo se devo chiedere ad una donna quanti anni ha, se una persona  è "risolta" è fiera della sua età, e questo a mio parere la rende più attraente. Credo che se vogliamo evolverci dobbiamo prima accettare di crescere. Se il tempo fosse una barca a vela piuttosto che cercare invano di navigare contro vento preferisco farmi trasportare e godermi ogni tratto del paesaggio. Buon viaggio amici.

sabato 3 marzo 2012

la felicità è una scelta nostra

Credo che il "bisogno di essere felici" sia un bisogno primario come quello di mangiare e dormire. Nonostante ciò vedo ogni giorno persone che delegano questa loro fondamentale necessità alla propria anima gemella, al lavoro, alla crisi ma anche ad un raffreddore o addirittura alle condizioni meteorologiche. Assegnare a qualcosa che non dipende da noi il proprio bisogno di felicità credo che sia il modo migliore per non vivere felicemente.
Essere felici è una scelta nostra che ogni giorno dobbiamo avere il coraggio di fare. Ammetto che non sia per niente facile vivere senza coinvolgimenti emotivi legati alle cose che ci succedono, perciò io ho deciso di adottare una strategia che voglio condividere con questo post: quando mi succede qualcosa di negativo mi do 1 giorno per essere triste, perché il giorno dopo dovrò iniziare la mia reazione a questo evento con entusiasmo e positività. Quando invece mi succede qualcosa di bello mi do tempo illimitato per gioirne. Con questo atteggiamento riesco a vivere sereno. Il passo successivo è quello di orientare la nostra mente verso cose belle, perché ho capito che siamo noi a spostare l'attenzione dei nostri pensieri. 
Quando ho deciso con mia moglie di chiamare mia figlia Rebecca non conoscevo nessuna bambina con questo nome, ma dopo che è nata, al mio orecchio arrivavano solo notizie di bambine che si chiamavano Rebecca. Quando ho iniziato a correre credevo di essere uno dei pochi a farlo, ma parlandone ho scoperto che quasi tutti hanno provato almeno una volta e molti lo fanno regolarmente. Se parlo della crisi che sta investendo il nostro Paese, vedrò solo persone che parlano della crisi, che perdono il lavoro. Se al contrario decido di reagire la mia attenzione sarà spostata sulle strategie per uscirne e su chi nonostante tutto sta continuando a vivere sereno. 
Quindi per appagare il nostro "bisogno di felicità" spostiamo semplicemente la nostra attenzione su ciò che vogliamo ottenere e concentrandoci sul bello andiamo in quella direzione.