lunedì 13 febbraio 2012

Diventare grandi tornando bambini

Ieri sono finalmente entrato alla mostra della Pixar al Pac di Milano, dico finalmente perché è stato il terzo e ultimo tentativo dopo due volte che ci ho provato e rinunciato per le lunghe e fredde ore di coda che mi si sono presentate all'ingresso. Ieri ho affrontato la sfida con i giusti strati di abbigliamento (canottiera di lana, maglia a maniche lunghe di cotone, maglia a maniche corte sopra, felpa con interno in pile, giubbotto di pelle, guanti e cappello alla Zoolander con copri-orecchie) e così, dopo 2 ore circa, ho vinto; sono entrato nel caldo atrio accolto da quella piacevole soddisfazione che si prova ogni volta che otteniamo qualcosa superando degli ostacoli. Premetto che colleziono cartoni Pixar da quando ho visto Monster&Co, quindi ben prima che nascesse mia figlia, sono sempre stato un grande appassionato di cinema e nuove tecnologie e questa azienda unisce le due cose con grande maestria. Ora purtroppo non posso più parlare di "collezione" di DVD Pixar in quanto mia figlia in 2 anni è riuscita a dare una sua forma alle custodie che ora oltre a non incastrarsi più facilmente nell'apposito scaffale, contengono al loro interno una sorpresa, ovvero "quale cartone ci sarà nella custodia di Nemo?" ...sorpresaaa! l'ultima volta ci ho trovato il Dvd omaggio dell'Esselunga! Bè ma parliamo della mostra, è meglio! Appena dentro una raffica di disegni originali mi hanno riportato nelle menti dei creatori, ogni tratto contribuisce alla definizione dei personaggi che stanno crescendo mia figlia ma che hanno cresciuto anche me.
Capisci che la ruspa di Cars ha quella forma perchè sono partiti per definirla dalla sagoma di un toro, capisci che ogni personaggio prima di essere animato viene disegnato e ridisegnato finché il suo viso sarà adatto a trasmettere ciò che esattamente si vuole; capisci che gli attori americani doppiano i personaggi dei cartoni prima che vengano animati in modo che l'animazione si "incolli" perfettamente alla loro recitazione (non li guarderò mai più in Italiano dopo averlo scoperto!). E poi entri in una sala con al centro una ruota che gira lentamente. Sulla ruota tanti personaggi di Toy Story, ognuno replicato con una posizione del corpo diversa. La ruota gira sempre più veloce finché si spegne la luce e ne parte una stroboscopica. Ecco che i personaggi prendono vita e cominciano a muoversi. Emozione. Ecco come la mostra Pixar ci racconta la nascita del cinema.
Ma ciò che amo davvero tanto di questa azienda non è solo il fatto che riescano ad animare qualsiasi cosa
ma che riescano a rendere persone ed oggetti disegnati, in grado di trasmettere emozioni: una lampada, una macchina, una bicicletta, qualsiasi cosa che questi fenomeni vogliano animare improvvisamente acquisisce un'anima.
Alla mostra Pixar sono riuscito a tornar bambino e questo ora mi fa sentire più grande.

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