
Ore 11.00, sole cocente, un po' di fiacchezza e postumi della nuova scheda in palestra, non proprio la condizione ideale per uscire a fare una corsetta; ma un amico, che lavora anche come personal trainer, mi ha motivato e quindi ho messo le scarpe e sono uscito curioso di questa nuova compagnia alla fatica. Dopo 6 km ho capito che non era giornata quindi ho chiesto a me stesso di riuscire a tenere il passo almeno fino alla fine dei 12 km preventivati. Improvvisamente la richiesta del socio: "facciamo due allunghi?" ed io " ...mmmm...Ok!"...e così l'esigenza del mio corpo lascia il posto all'orgoglio. Un pò titubante cambio discorso e continuo a tenere il passo, ma ecco che lui PARTE! "Dai seguimi!" mi dice, ed io non so con quale forza ma provo a stargli dietro; dopo 4 allunghi, che una persona normale chiamerebbe "scatti", ero morto, gambe piene di acido lattico e pesantissime, l'orgoglio sempre li però. Così non appena mi riprendo da questa pietosa condizione vedo il mio partner camminare e gli chiedo di finire almeno i 12 km correndo (ne mancavano uno e mezzo) lui non se lo è fatto chiedere due volte ed ha continuato, non solo, ha rilanciato con uno scatto finale... e così abbiamo fatto. All'arrivo soddisfatti entrambi ci siamo dati un cinque ed io ho pensato "ce l'abbiamo fatta", in realtà per lui mancavano ancora flessioni e addominali... credete che li abbia fatti da solo?
Questi sono gli allenamenti che preferisco: ci si traina a vicenda riuscendo così a dare il meglio di sè.
E' così anche nel matrimonio, credo.
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