giovedì 19 settembre 2013

L'ignoranza fa male ai videogiochi

Ogni volta che si lancia sul mercato un nuovo GTA è sempre un momento di attenzione mediatica atipica nei confronti di un mondo a me caro, quello dei videogiochi.
Il motivo per il quale sto scrivendo però è perché sono stufo, esausto (al limite del rabbioso) di vedere e sentire certi servizi, articoli e commenti pregni di ignoranza, tipo questo: http://goo.gl/6AFqkU Perchè i videogiochi muovono tanto denaro e fanno parlare tante persone ma spesso a parlare sono quelle sbagliate. Persone che non hanno la minima idea della complessa realtà che raccontano. I videogiochi sono un'espressione dell'arte, la più moderna attualmente. Un'intreccio di storie, emozioni, tecnologia e rapporti sociali che pur essendo spesso "online", esistono. A volte è davvero bello condividere un'avventura online e raccontarsela di fronte ad una birra il giorno dopo. Ma tanto questo non lo puoi spiegare perché per chi non gioca il videogame è rimasto qualcosa per fancazzisti che non hanno voglia di studiare, anche se guarda caso, chi gioca ai videogiochi è mediamente più intelligente, più predisposto ad imparare l'inglese e a risolvere enigmi.
Cari amici Player, noi non dobbiamo far altro che continuare a giocare felici e non denigrare chi non gioca, non forzarlo a provare, solo parlargliene senza timore, senza preoccuparsi di ciò che pensano gli altri. "Ciao, piacere io sono Mauro, sono un dirigente di Banca, leggo e gioco ai videogame" oppure "Io sono Anna, sto studiando per la mia seconda laurea e non rinuncio alla mia oretta videoludica giornaliera". Si perchè videogiocare oggi è una cosa assolutamente normale, alla portata di tutti. Con gli smartphone i videogiochi sono arrivati nelle mani di persone che mai si sarebbero avvicinate prima, ora è più facile, è questione di tempo. Io inizio ora:
"Ciao, io sono Dino, laureato in architettura, amo lo sport e i videogiochi fanno quotidianamente parte della mia vita"

2 commenti:

  1. Condivido Dino. La parte dove dici " A volte è davvero bello condividere un'avventura online e raccontarsela di fronte ad una birra il giorno dopo. Ma tanto questo non lo puoi spiegare perché per chi non gioca il videogame è rimasto qualcosa per fancazzisti che non hanno voglia di studiare, anche se guarda caso, chi gioca ai videogiochi è mediamente più intelligente, più predisposto ad imparare l'inglese e a risolvere enigmi." mi rappresenta in pieno. Continua cosi!

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