Reagire. Questa è la parola d'ordine nella mia vita quando accade qualcosa di imprevisto e non gradevole. Quando siamo nel pieno della sofferenza la mente è il nostro principale nemico, la mente è capace di elaborare i pensieri e di trasformarli portandoli in qualsiasi direzione, senza limiti, senza una vera consapevolezza di ció che si sta vivendo. Per questo credo che in questi casi bisogna fare affidamento al cervello. Qual è la differenza? II cervello è uno strumento. Puó ricordare numeri di telefono, risolvere problemi matematici o creare poesie. Usato in questo modo lavora per il resto del corpo, come un trattore. Ma se non riesci a smettere di pensare a un problema matematico o a un numero di telefono, o quando pensieri e ricordi molesti ti assalgono senza nessuna intenzione da parte tua, non è il tuo cervello che lavora, ma la tua mente che vaga. La vera percezione della realtà è quella prodotta dal cervello. Quando si "cade" nella vita a volte la mente ci fa credere di essere impotenti, di non poter reagire... Perció credo che la cosa migliore sia "agire". Possono toglierci qualsiasi cosa ma nessuno ha il potere di toglierci la nostra felicità, perchè questa dipende unicamente da noi.
"Agire" si per una riforma di pensiero: necessità democratica chiave: formare cittadini capaci di affrontare i problemi del loro tempo; frenare il deperimento democratico, che è suscitato in tutti i campi della politica dall'espansione dell'autorità degli esperti, degli specialisti di tutti i tipi, che limita progressivamente la COMPETENZA dei cittadini.
RispondiEliminaQuesti sono condannati all'accettazione ignorante delle decisioni di coloro che si ritiene che sappiano, ma la cui intelligenza è miope, perchè parcellizzata e astratta.
Lei non si sente vittima di un pensiero chiuso, parcellizzato della tecno-scienza burocratizzata che "taglia il tessuto complesso del reale in fette di salame"...
Sono d'accordo con ciò che hai scritto. Purtroppo credo che per mettere in atto questa "riforma di pensiero" bisogna prendere il fucile e andare a Roma. Oggi in Italia non vedo altre soluzioni.
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Eliminaci vuole l'esercito con i fucili intelettuali. :)
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