sabato 29 settembre 2012

quotidianità di un'atleta


Mi sveglio guardo fuori dalla finestra. Piove. So che oggi pomeriggio dovrò fare un lungo, perchè l'ho deciso, e non sarà di certo il meteo ad impedirmelo. Non mi sento molto in forma, così pranzo e mi siedo sul divano per cercare la motivazione, ma non la trovo. Non importa, metto le scarpe ed esco. Mi incontro con due amici, non sono più solo. Ora è più facile, come cantare in un coro. Pronti... VIA! So che dovrò correre per 25 km, perciò cerco di distrarmi chiacchierando... so che arriverà un momento in cui dovrò superare una crisi, e spero che arrivi il più avanti possibile... intanto corro. Durante i primi km capiamo qual è l'andatura da tenere... un passo 4'50"! Sufficiente per un fondo lento... chissà se lo terremo fino alla fine. I primi 10 km volano... poi ne mancano 2,5 per tornare indietro. Eccoci! Virata! Si prosegue con un buon ritmo... ma al 18esimo km arriva... le gambe dure e la testa che mi chiede di rallentare fino a fermarmi. Qui inizia il bello a mio parere.... so benissimo che superando questo momento arriverò al traguardo senza problemi...così anzichè rallentare, aumento il passo fino a 4'40"e tengo duro. Mancano 5 km e comincia a piovere forte... aumento ancora un po'... gli ultimi due li ho fatti a passo 4'15". Un km di scarico, stretching e una doccia calda. l'avventura è terminata. Ora mentre scrivo penso che non correrò per un po' di giorni ..in realtà so benissimo che domani mi sveglierò ed avrò ancora voglia di correre.

Qualcuno dice che son pazzo... Io dico invece che sono solo "un'atleta".