
Sono sempre stato abituato nella vita ad avere tutto abbastanza facilmente, questo non ha fatto altro che creare in me delle grandi sicurezze, indurendo il mio carattere. Oggi credo che queste sicurezze non siano altro che barriere per smettere di evolversi, credo che siano un rifugio, un ostacolo alla vita. Oggi non voglio essere più sicuro di nulla, perché solo così posso innescare un lavoro sulla mia persona, solo così posso migliorarmi. Spesso ci creiamo delle convinzioni per renderci la vita più facile, ma dato che la vita non lo è, con questo atteggiamento non facciamo altro che "rinunciare alla vita". La consapevolezza spesso provoca dolore, ma fa parte dell'evoluzione. Conosco persone che riescono a vivere una vita felice ed inconsapevole, bè... le invidio da una parte, ma io non sono così. Io sono stato a tratti inconsapevole, ma l'ho sempre pagato... a volte molto caro. Certe volte la vita ci richiede di cambiare per evolverci e ci aiuta mandandoci dei messaggi; la capacità e la velocità di recepirli dipende da ogni individuo ed è proporzionale alla sua intelligenza, credo. Forse un mio grande difetto è quello di
non riuscire a cambiare, prima di essere costretto a farlo, lo ammetto. Penso inoltre che riconoscere gli errori sia il primo passo per eliminarli, ma questo è un percorso che richiede energia e determinazione ed il rischio di fallimento è molto alto. Per quanto mi riguarda ho vinto tante battaglie nel lavoro, nell'amore, nello sport, nell'amicizia... ora devo vincere la più importante: quella con me stesso, o meglio... con il mio alter-ego che non riconosco più. Un alterego ansioso, nervoso, incapace di trasmettere i propri sentimenti pur provandoli... mi fermo qui per non andare troppo sul personale, ringrazio con tutto il cuore la persona "speciale" che mi ha dato questa grossa opportunità per migliorare e spero che questo Post possa essere un "messaggio" anche per voi lettori. Chiudo con questa frase che mi ha fatto molto pensare:
"Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare" Ben Herbster